Il lutto, cos’è e come se ne può uscire

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Quando si parla di lutto, è automatico pensare alla morte: di un familiare, di un amico, di una persona molto cara o che faceva parte del nostro panorama quotidiano. Peggio ancora di un coniuge, di un genitore o di un figlio.

Tuttavia, lo stato di profondo dolore che definiamo “lutto” non si prova solo di fronte alla morte, ma è tipico – soprattutto nella nostra società moderna – di chi subisce una “perdita” in generale, o una modifica della proprio situazione di vita, tale da creare una mancanza che sconvolge il normale equilibrio.

Restando nell’ambito familiare, ad esempio, anche il divorzio o un figlio che esce di casa per farsi una vita propria sono fonte di stress tale da essere associato a quello del lutto. Addirittura situazione opposte, come il matrimonio o un genitore anziano che viene a vivere con noi (quindi l’acquisizione di una persona più che la sua perdita) sono considerate una forma di lutto.

Perdita di stabilità

Anche alcune situazioni normali, che cioè fanno parte della vita di tutti come il pensionamento o un trasloco in nuova casa sono circostanze potenzialmente “luttuose” poiché implicano la perdita di una stabilità durata per un certo periodo di tempo.

Tuttavia, sono soprattutto le situazioni effettivamente negative, come il licenziamento o un’aggressione ad avere un punteggio molto elevato nella Guida di autovalutazione dello stress di Adolf Meyer, che assegna un certo numero di punti a momenti ritenuti stressanti per l’individuo.

Elaborazione del lutto

L’elaborazione del lutto passa attraverso diverse fasi: dalla negazione della perdita subita, si passa alla rabbia per ciò che si ritiene un’ingiustizia. Quando si capisce che la perdita è definitiva inizia la fase della contrattazione con se stessi, per trovare in modo di accettare il lutto. La fase più tragica è però forse quella della depressione, quando si prende coscienza della perdita e si cade in depressione. Purtroppo, per quanto dolorose queste fasi porteranno all’accettazione della perdita, alla decisione definitiva di mettersi alle spalle quanto accaduto e ricominciare a vivere.

Aiutare una persona dopo un lutto

Come si può aiutare una persona dopo un lutto? Senza dubbio supportandola nel percorso doloroso che la porterà alla sua accettazione. E quando il lutto sarà finalmente elaborato, potrà essere utile aiutarla a “ricaricarsi” in termini di emozioni e situazioni positive. Circondarsi di amici, concedersi qualche piacere in più, utilizzare tecniche che possono aiutare a lasciare la presa e ad accettare la perdita subita, cercando il supporto di un professionista che ci aiuti a trovare la strada: così il lutto si elabora e si supera.

Foto di Holger Langmaier da Pixabay