È di qualche giorno fa la notizia di una coppia di nonni mancati che ha fatto causa a figlio e nuora, colpevoli di non aver ancora messo al mondo l’agognato/a nipote. Se il lieto evento non avverrà entro un anno, questi infelici genitori di un figlio ingrato pretendono di essere risarciti di tutto quanto speso per la sua educazione e il suo futuro, spese nuziali comprese.
La motivazione della richiesta sarebbe “molestie mentali”: la decisione di non avere figli, almeno per ora, starebbe causando alla coppia grandi sofferenze psicologiche, impendendo loro di realizzare il sogno di diventare nonni.
Scherzi a parte – la storia in questione è accaduta in India e ha per noi un gusto un po’ surreale – anche da noi non è raro incontrare gravi conflitti tra nonni e genitori, accompagnati da colpevolizzazioni, ricatti, ripicche e reciproche incomprensioni.
Nuovi equilibri familiari
La figura dei nonni è ormai da molto tempo cambiata rispetto a quanto avveniva in passato, quando la struttura matriarcale della nostra società portava diverse generazioni di una famiglia a vivere sotto lo stesso tetto.
Oggi la famiglia, intesa come genitori e figli, fa nucleo a sé, ma i ritmi frenetici del nostro tempo impongono ai nonni un ruolo di supporto essenziale, senza il quale sarebbe spesso impossibile conciliare l’attività lavorativa con la gestione familiare.
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Ma i figli, si sa, sono un elemento perturbante per l’equilibrio di una famiglia: cambia il rapporto di coppia, alle prese con la fatica continua che accompagna il mestiere di genitore; cambia il rapporto della coppia con i propri genitori, che si trasforma da una sudditanza referenziale a una condizione di parità; cambia anche la situazione dei nonni, che fanno un salto di generazione e non sempre vivono la nuova esperienza con serenità.
È possibile prevenire i conflitti tra nonni e genitori? E se sì come?
Nonni utili e discreti, ecco come si fa
Essere nonni è presenti ma non invadenti è possibile, ma – va da sé – serve l’impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti a rispettare i ruoli e smussare le divergenze. Da un lato, i genitori devono essere molto chiari su cosa si aspettano dai nonni nella gestione dei propri figli, senza tuttavia essere irrispettosi.
Dall’altro, i nonni devono accettare il loro ruolo di “comprimari” nella vita dei nipoti, anche quando sono essenziali nel mantenimento dell’equilibrio tra la vita familiare e quella lavorativa dei neogenitori.
Ecco allora 10 piccoli trucchi che i nonni possono utilizzare per facilitare questa collaborazione tanto delicata quanto determinante.
- Non essere invadenti, evitando visite a sorpresa o ingerenze di altro tipo.
- Non intromettersi nelle questioni che riguardano la coppia: si rischia di essere più d’intralcio che di aiuto.
- Rispettare le regole che i genitori impongono ai figli, anche quando non sono condivise.
- Non criticare i neogenitori: al contrario occorre valorizzare il loro operato.
- Trasmettere ai figli positività, esaltando il bello del mestiere di genitore e trovando sempre una soluzione ai problemi.
- Non fare favoritismi: i nipoti sono tutti uguali.
- Condividere le proprie passioni con i nipoti, per trovare un punto d’incontro che sia “altro” rispetto ai genitori.
- Non criticare mai i genitori davanti agli estranei.
- Dare consigli ma non pretendere che vengano seguiti: l’ultima parola spetta sempre ai genitori.
- Non cercare mai lo scontro con i genitori: se ciò accade, bisogno subito ripristinare la serenità in famiglia.
Certo, come per tutte le cose, è più facile a dirsi che a farsi. Basta sempre tenere a mente che l’operato dei nonni, così come quello dei genitori, è teoricamente orientato al bene del bambino: amore, affetto, regole, stima, stimoli non faranno altro che aiutarlo a crescere bene o, se c’è armonia nella famiglia, addirittura meglio.
Foto di Nikon-2110 da Pixabay