Mamma, come si muove la terra? Papà, quali sono i movimenti della terra?
Prima o poi capita, a qualsiasi genitore, di dover rispondere ai “perché” dei propri figli: curiosità che sono naturali nei bambini ma altrettanto difficili da soddisfare per noi adulti. I temi sono in genere i più disparati, e spaziano da tematiche serie – la cui spiegazione richiede una certa delicatezza per non allarmare il bambino – ad argomenti più leggeri che, semplicemente, non sono alla nostra portata.
Una delle aree più ostiche è quella della scienza, perché – diciamolo – non possiamo essere tutti fisici, geologi o genetisti. Come spiegare ai bambini una malattia ereditaria? Oppure il terremoto? Come semplificare la scienza che c’è dietro i movimenti della terra e le stagioni?
La fonte principale di tali informazioni è naturalmente la scuola: il pianeta terra viene infatti studiata con dovizia di particolari alla scuola primaria, soprattutto nella classe quinta, quando i bambini hanno ormai accumulato il bagaglio di conoscenze necessario per assorbire determinati concetti.
Tuttavia, i movimenti della terra vengono affrontati dalle maestre anche prima della 5° elementare, ad esempio i moti della terra: uno schema grafico e di facile comprensione viene proposto ai bambini già in 2° o 3° elementare per farli familiarizzare con la materia.
Imparare con i libri
A volte però, i bambini sono molto precoci, soprattutto quelli di oggi, continuamente stimolati dalla televisione, da internet e dai social media. Come spiegare il movimento della Terra ai bambini che non l’hanno ancora affrontato a scuola? O peggio ancora: a bambini che non hanno ancora iniziato la scuola primaria?
La scelta più naturale per i genitori è il ricorso a un supporto “più informato”: il libro. La scienza a misura di bambino è ormai una realtà affermata, anche se quasi sempre incentrata sugli stessi temi, come il mondo degli animali, i misteri dell’universo, gli esperimenti da fare nella cucina di casa.
Non capita spesso di trovare in un libro il moto di rivoluzione spiegato ai bambini, ma i tentativi non mancano.
In genere, i libri per bambini cercano di trasmettere nozioni e conoscenze attraverso una storia in cui il personaggio protagonista si viene a trovare in situazioni rappresentative di ciò che si vuole spiegare.
Oppure, ai bambini di oggi piace molto essere trattati “da grandi” e i libri che si presentano come i manuali degli studenti delle scuole superiori, che tentano cioè di illustrare in maniera semplice ciò che si ritiene possa essere compreso solo dagli adulti, sono molto apprezzati.
Così, invece di inventare un astronauta che se ne va a spasso per l’universo, meglio presentare il sistema solare in maniera divertente, magari scherzando su distanze e temperature o giocando con i doppi sensi di termini e nomi. In questo modo il bambino si sente trattato da adulto ma al tempo stesso si sente anche sfidato a uno sforzo di astrazione che gli verrà naturale solo molto più tardi.
Naturalmente la chiave di questo tipo di pubblicazione è la presenza di illustrazioni appropriate: colorate, esemplificative ma al tempo stesso il più possibile aderenti a quelle degli scienziati “veri”, magari condite dalla presenza costante di un leitmotiv – un oggetto, un personaggio, un filo conduttore – che renda loro più semplice seguire la storia e che mantenga vivo il loro interesse quando le cose si fanno troppo difficili.
Una buona battuta o un disegno accattivante sapranno lasciare il segno nel bambino anche quando la scienza gli sembra incomprensibile, e resterà magari nel suo immaginario abbastanza a lungo da guidare le sue scelte future.