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Donne alla conquista dello spazio

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La notizia, circolata in questi giorni, che Samantha Cristoforetti sarà la prima donna europea al comando della Stazione Spaziale Internazionale ci ha ispirato alcune riflessioni sulle donne nello spazio.

Una prima ricerca nell’Enciclopedia virtuale più famosa del mondo ha evidenziato un dato interessante di cui, forse, i non addetti ai lavori si sorprenderanno. Qualcuno ha infatti stilato una classifica della durata di permanenza delle donne nello spazio.

Wikipedia riporta le prima 50: allora sono state di più! …verrebbe da pensare. Magari a qualcuno non è sembrato. Da questa classifica emerge anche altre curiosità. Astro Samantha è infatti la prima “non-americana” a figurare nella classifica, al 9° posto, ben 5 posti sopra le prime due astronaute russe.

Ai russi spetta, naturalmente, il primato assoluto di aver inviato la prima donna in orbita nello spazio: nel lontano 1963, Valentina Tereskova che rimase nello spazio per 3 giorni, effettuando quasi 50 orbite terrestri, appena due anni dopo il primo uomo nello spazio, il compatriota Juri Gagarin.

Va detto che la Tereskova rimase a lungo un esempio unico per i Russi che, nonostante la disponibilità di altre 4 candidate, impiegarono quasi 20 anni a decidersi di inviarne un’altra, Svetlana Savitskaya, nel 1982. A lei va comunque il primato di essere stata la prima donna a svolgere attività extra-veicolari nel corso di una missione spaziale.

Un po’ più retrogradi gli Stati Uniti, che nel 1961 selezionarono 13 candidate per non mandarne in orbita nemmeno una per la reticenza degli investitori, si dice, che non credevano nella resistenza femminile allo stress fisico e psicologico dell’addestramento e delle missioni.

Le donne dell’epoca, poi, dovevano combattere la loro battaglia anche su un altro fronte: non facendo parte dell’esercito, per volare nello spazio dovevano chiedere permessi di lavoro “ingiustificati”, a causa della segretezza che da sempre avvolge i programmi spaziali. Per non parlare dei mariti… insomma, altri tempi.

La prima americana riuscì a volare nello spazio solo nel 1983: Sally Ride, la prima donna ad operare il braccio robotico dello Space Shuttle. Spetta invece a Mae Jemison il primato di essere la prima astronauta di colore.

Nel nuovo bando per la selezione di nuovi astronauti, l’Agenzia Spaziale Europea conta molto sull’adesione delle donne: nell’attesa di conoscere quali e quante candidate riusciranno a superare i test per avviarsi a questa carriera, il nostro in bocca al lupo va al comandante Cristoforetti e alla sua nuova avventura nello spazio.

Foto di PIRO4D da Pixabay