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Perché ci circondiamo di più libri di quanti realmente ne leggiamo?

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L’apprendimento permanente aiuta a essere più felici, a guadagnare di più e a rimanere sani più a lungo, così dicono gli esperti. Inoltre, molti dei più brillanti nomi nel campo degli affari, da Bill Gates a Elon Musk, insistono sul fatto che il modo migliore per diventare intelligenti è leggere. E allora cosa fai? Esci e compri libri. Molti.

La vita però è piena d’impegni e le intenzioni sono una cosa, ma le azioni un’altra. Presto ti ritroverai con gli scaffali (o l’e-reader) traboccanti di titoli che certo intendi leggere, un giorno, o di libri sfogliati una volta appena ma poi abbandonati. E che ne è del tuo progetto di diventare una persona intelligente o più intelligente?

Se sei di quelli che vanno in giro leggendo libri, allora potresti voler imparare qualche trucco per spremere più letture dalla tua vita frenetica o persino pagare per poche ore alla settimana di insegnamento intensivo. Ma se la lettura dei libri che hai comprato non è al passo con le tue capacità di acquisto, ho buone notizie per te (e per me, visto che mi colloco definitivamente in questa seconda categoria): la tua libreria imbalsamata non è il segno di un fallimento o d’ignoranza, bensì è una medaglia d’onore.

Perché hai bisogno di un’anti-libreria

[…] Prendiamo la leggendaria biblioteca dello scrittore Umberto Eco: 30.000 volumi. Ma li ha davvero letti tutti? Certo che no, ma non era questo il punto. Lo scopo non era circondarsi di potenziale conoscenza, ma di conoscenze non ancora realizzate, che fornissero un costante richiamo alle cose che non si sanno. La biblioteca era il modo attraverso cui Eco si teneva intellettualmente affamato e perennemente curioso. Una raccolta di libri in continua crescita può avere lo stesso effetto anche per te.

Una biblioteca privata non è un’appendice che stimola l’ego ma uno strumento di ricerca. I libri letti sono molto meno preziosi di quelli non letti. La biblioteca dovrebbe contenere tanto di ciò che non sai, compatibilmente con i tuoi mezzi finanziari, il mutuo da pagare e quello che il mercato immobiliare, attualmente piuttosto ristretto, ti permette di fare. Accumulerai più conoscenza e più libri man mano che avanzi negli anni e il numero crescente di libri non letti sugli scaffali ti guarderà minaccioso. Tuttavia, più sai, maggiore sarà il numero dei libri non letti. Chiamiamo questa raccolta di libri non letti l’anti-libreria.

Un’anti-libreria è un potente promemoria dei tuoi limiti, ossia la grande quantità di cose che non conosci, che conosci a metà o che un giorno ti faranno rendere conto di aver torto. Vivendo quotidianamente con quel promemoria, puoi spingerti verso il tipo di umiltà intellettuale che migliora i processi decisionali e guida l’apprendimento. […] Perché? Perché è risaputo che quelli che sono troppo sicuri delle proprie capacità si dimostrano poi incompetenti, mentre quelli che sono pieni di dubbi sono anche i più intelligenti (si chiama effetto Dunning-Kruger). Ed è altrettanto vero che quanto più sei disposto ad ammettere di non conoscere una cosa, tanto più facilmente la impari.

Quindi smettila di rimproverati per aver comprato troppi libri o per avere una lista di testi da leggere che non potresti mai completare in tre vite. Tutti quei libri che non hai mai letto sono davvero il segno della tua ignoranza, ma se sai quanto sei ignorante, sei già molto più avanti rispetto alla gran parte delle altre persone.

Fonte: Jessica Stillman, da Inc., 5 dicembre 2017