Questo pregevole volume, edito da Di Renzo Editore, va ad arricchire la già preziosa collana “Arcobaleno” che annovera, tanto per citarne qualcuno, libri del calibro Il caso Majorana del prof. Erasmo Recami o sempre dello stesso autore, il prof. Fabio Cardone a quattro mani con Roberto Mignani, Enrico Fermi e i secchi della Sora Cesarina.
Rivolto a chi è appassionato di scienza, storia della scienza, ma anche a chi è semplicemente appassionato di storie segrete, La Futura Energia è un libro che si inserisce a pieno titolo nell’attuale passaggio di transizione tra le applicazioni della fisica classica e le applicazioni della fisica Quantistica. È il racconto di una riscoperta, di un segreto della Seconda Guerra Mondiale ben custodito per oltre 70 anni e accuratamente delineato nella prefazione.
Ogni singola pagina è un bignami di storia, una storia per alcuni aspetti incredibile e per altri tremendamente vera. Il prof. Cardone finalmente ci fornisce, in questa sua nuova opera, gli elementi storici essenziali per comprendere un nuovo/vecchio modo di produrre energia nucleare, ovvero l’energia nucleare prodotta dalla pressione per la quale, sin dal 1986, è stato introdotto il termine “piezonucleare”.
Già dall’immagine di copertina possiamo apprezzare il risultato finale di una ricerca storico-scientifica condotta lungo un percorso di teorizzazione, sperimentazione e applicazione durata più di 20 anni e fortunatamente ancora in corso. Il “sonodroto” o “reattore ad ultrasuoni” che osserviamo in copertina, un oggetto cilindrico e infine conico in acciaio, inserito per una parte all’interno di un contenitore in vetro e circondato da una serpentina verde, nella sua apparente semplicità è un insieme di complicatissime formule fisiche e matematiche in grado di controllare il fenomeno fisico dell’implosione fino a generare un nuovo tipo di reazioni nucleari.
Un “segreto” rivelato agli occhi di tutti, l’immagine di copertina implica una geometria, quella geometria naturale grazie alla quale avvengono tutti i fenomeni naturali. Arricchito da una preziosa documentazione dispensata nelle varie Appendici, nonché da una “Preghiera della Scienza” che non mancherà di suscitare qualche perplessità, nelle intenzioni dell’autore questo libro non vuol essere semplicemente divulgativo da un punto di vista storico e scientifico, ma anche e soprattutto un vero e proprio “manifesto politico” rivolto alle istituzioni democratiche, riguardo alla gestione e allo sviluppo tecnologico di un inestimabile patrimonio scientifico, nonché a beneficio di una nuova visione della scienza, meno dogmatica e più aperta alle innumerevoli meraviglie che la Creazione riserva a questa umanità lungo il suo avventuroso percorso evolutivo.
Fonte: Rivista Nexus
Autori: Tommaso Bosco – Andrea Rampado