Tra le tante teorie che cercano di spiegare l’origine della musica, uno studio recente pubblicato sull’archivio di scienze e biologia bioRxiv propone una nuova, originale ipotesi.
Rigettando le proposte che vedono l’uomo come inventore della musica, alcuni ricercatori dell’Università di Washington che studiano i primati hanno teorizzato un’evoluzione della protomusicalità dei primati attraverso la locomozione. Insomma la musica nascerebbe dai vocalizzi che accompagnavano gli spostamenti da un albero all’altro.
Secondo lo studio, la musica ha avuto origine 50 milioni di anni fa, quando per i nostri antenati era più sicuro spostarsi saltando da un albero all’altro che muoversi a terra.
Studiando le vocalizzazioni di oltre 50 specie di primati, il team di studiosi ha rilevato un collegamento diretto tra la tendenza predominante alla “locomozione arborea” e l’uso crescente di richiami complessi.
Secondo i ricercatori, tali richiami sono una dimostrazione del controllo che l’animale ha dei propri muscoli, lo stesso che gli serve per saltare senza cadere. E proprio da questi richiami si sarebbe evoluto il canto umano. Tuttavia, nell’articolo che illustra i risultati dello studio, si sottolinea che la loro validità dipende dal significato che si dà alla parola “musica”.
Resta comunque il fatto interessante del legame evolutivo tra i versi di un animale e un’espressione tipicamente umana come il canto e la musica, la cui nascita viene dunque collegata alla biologia umana. Un altro esempio di evoluzione, che ha probabilmente impiegato decine di milioni di anni, per arrivare all’espressione artistica e tecnica che conosciamo oggi.
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