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Capire i bambini nei primi tre anni di vita

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Come capire i bisogni dei bambini da 0 a 3 anni? Lo spiega Silvana Quattrocchi Montanaro, nella prefazione del suo libro Comprendere i Bambini. Sono profondamente grata a Maria Montessori perché, pur essendo io un medico con una specializzazione in psichiatria, ho conosciuto la vera natura dei bambini soltanto nel mio lavoro con loro nell’ambiente preparato secondo i principi pratici scaturiti dalla sua scoperta.

E posso testimoniare, dopo tantissimi anni di questo lavoro, in tutte le parti del mondo e in ambienti diversi, che la scoperta di questa grande scienziata è facile da applicare, non richiede impegno economico ma richiede invece una comprensione profonda dell’essere umano nei primi tempi della sua vita. Il dono che Montessori ha ricevuto dai bambini e che lei ci ha trasmesso, è certamente la guida più sicura per la loro educazione.

Ancora oggi, dopo tanti anni di psicoanalisi, psichiatria, psicologia e pediatria, vediamo che tutte queste discipline non sono ancora riuscite a integrarsi e a influire in modo determinante sull’educazione. Montessori ci dice che “l’educazione deve essere intesa come aiuto allo sviluppo dei poteri psichici innati nell’individuo umano”. (Montessori, M. (1949a), La mente del bambino, Garzanti, Milano 1975, p. 2.)

Libro per comprendere i bambiniIl bambino, specialmente dai 0 ai  3 anni di vita, è ancora sconosciuto a coloro che se ne occupano, mentre sappiamo bene che in questo periodo avvengono tutte le fondamentali costruzioni della personalità. In questi anni l’aiuto educativo è affidato ai genitori (o ad altri adulti della famiglia) e, generalmente, tutte le persone che si occupano dei bambini non hanno una preparazione adeguata per questo speciale compito. La famiglia tuttavia rappresenta il fattore più determinante per un positivo sviluppo dell’essere umano.

È necessario pertanto che i genitori (ma anche tutti gli adulti) si convincano di avere nelle loro mani la chiave per la formazione di individui felici, forti e integrati, cioè in rapporto armonioso con se stessi e con il mondo che li circonda. Per consentire lo sviluppo della grande ricchezza che ogni essere umano porta in sé è necessario un aiuto adeguato. Tale aiuto è il lavoro straordinario che Maria Montessori definisce la missione che spinge il bambino a crescere e a divenire un essere umano completo, a realizzare se stesso.

Dobbiamo renderci conto che alla nascita abbiamo appena cominciato il lavoro per divenire umani ed esprimere le nostre potenzialità. Erich Fromm scrive: “Tutta la vita di ciascun individuo non è altro che il processo per far nascere se stesso e noi siamo completamente nati soltanto alla morte”. Però, se è vero che il nostro processo educativo dura tutta la vita, l’importanza di questa educazione diviene sempre maggiore quanto più piccolo è il bambino, e i primi anni sono da considerarsi fondamentali proprio nel senso che in questo periodo si pongono le basi della personalità. Per raggiungere questo scopo non sono sufficienti il nostro amore, la nostra buona volontà e il nostro impegno personale, ma occorrono anche informazioni corrette.

Bisogna unire l’amore alla conoscenza scientifica del bambino e iniziare così una “educazione nuova”, in grado di consentire lo sviluppo di individui pronti per il mondo nuovo. Questo mondo è pieno di grandi mezzi tecnologici che, appropriatamente usati da esseri umani, aiutati bene nei primi anni del loro sviluppo, possono permettere all’umanità di raggiungere un vero progresso e la pace.

Maria Montessori ha parlato dell’educazione come “aiuto alla vita”, ma per arrivare a questo è necessario che gli adulti educatori conoscano bene l’importanza e i limiti del loro ruolo e le tecniche per attuarlo. Con questo libro cercheremo di migliorare la nostra conoscenza della vita prenatale e dei primi tre anni perché è proprio in questo periodo che si pongono le fondamenta della personalità. Prenderemo in considerazione le recenti scoperte scientifiche e i molti anni di osservazione personale con genitori e bambini. Speriamo così di offrire agli educatori un aiuto appropriato.

Conoscere meglio il bambino è la maniera migliore per conoscere meglio noi stessi e la realtà che ci circonda. A questo scopo è necessario tenere presente il quadro generale nel quale l’essere umano è situato, cioè il progetto della vita. La ricchezza, che ogni individuo ha dentro, può trovare espressione soltanto in un ambiente e con l’aiuto di questo ambiente, ma in esso è la presenza degli altri esseri umani che conta, perché in grado di trasformare l’ambiente stesso per renderlo più favorevole allo sviluppo della vita.

Dalla prefazione del libro “Comprendere i Bambini”.