Dalla Terra alla Luna

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Quando ero un bambino era mia abitudine alzare il naso verso il cielo ad ammirare le meraviglie che solo le notti stellate potevano lasciarmi. Notte dopo notte la mia fantasia vagava nel firmamento sognando un giorno di poter solcare le sue onde dentro una navetta spaziale, abbandonare la nostra atmosfera per guardare il pianeta azzurro in un viaggio che poteva essere regalato solo a pochi eletti che ho sempre definito eroi.

A distanza di trent’anni da allora continuo ad alzare il naso verso il cielo e, anche se le vecchie fantasie fanno ormai parte di oniriche speranze infantili, continuo ad ammirare e in un certo senso invidiare quanti ci sono riusciti sorvolando il nostro pianeta. È per questo che avere tra le mani l’opera letteraria di un nostro connazionale italiano che ha fatto parte di questa elite di eroi mi riempie di emozioni difficili da spiegare. Spero mi perdonerete questa mia digressione iniziale, ma spiega il perché ho tanto sperato di avere l’opportunità di recensire il libro di Guidoni.

Da quando, nel 1969 Neil Armstron posando il primo piede umano sul nostro satellite ha pronunciato la famosa frase “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo da gigante per l’umanità“, di inchiostro ne è stato usato parecchio , sia per descrivere e esaltare l’evento che , a volte, per denigrarlo e addirittura negarlo. Di libri riguardanti l’impresa dell’Apollo 11 ne ho letti molti e tutti erano sicuramente validi, ma avevano un piccolo difetto: sembravano realizzati con uno stampo; tutti resoconti asettici dell’evento come fosse stato una singolarità, senza un’anima. Semplici esposizioni di fatti.

Il Libro di Guidoni “Dalla Terra alla Luna – Il progetto Apollo 40 anni dopo ” si distingue sin da subito dagli altri perché non fornisce semplicemente un resoconto , potremmo dire, biografico allo sbarco sulla Luna, ma ripercorre tutte le tappe che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale hanno portato all’epica impresa dell’Apollo 11 , ai successivi cinque allunaggi, fino all’insolita e improvvisa sospensione delle missioni lunari.

L’analisi di Guidoni risulta molto approfondita, soffermandosi spesso sugli aspetti socio-politici che hanno portato gli USA e gli URRS a combattere una “Guerra” senza armi al di fuori del nostro pianeta con la loro corsa allo spazio; forse l’unica guerra che al posto di distruzione ha portato vantaggi a tutta l’Umanità.

E qui sta la genialità di Guidoni che rende il libro unico nel suo genere: ci fa capire che gli artefici dell’allunaggio non sono due astronauti statunitensi che hanno beneficiato di tutti i meriti medianici, ma che il tutto è nato da decine di anni di studi, prove, invenzioni, missioni, sfide al limite delle capacità umane che hanno anche creato vittime. Ci fa capire che lo sbarco di Armstrong e Aldrin è stato il concretizzarsi di un percorso che non era ancora giunto al termine portando alla luce altre sei missioni Apollo di cui in pochi conoscono l’esistenza.

Il tutto è esposto con un linguaggio scorrevole e alla portata di tutti, senza la necessità di arricchire la narrazione con tecnicismi, limitandosi a riportare i fatti e ove necessario esporre qualche nota polemica su alcune vicende legate allo sviluppo delle tecnologie missilistiche Statunitensi. In definitiva non si tratta di un libro consigliato, ma di un opera che non può mancare nella biblioteca di chi ama l’astronomia e vuole vivere l’illusione di passeggiare sulla Luna insieme agli eroi che l’anno fatto guidati dalle perole di un Italiano che , vincendo i limiti della natura, ci ha osservati tutti dall’alto.

Luca Menichelli
(La mucca di Schrödinger)