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Aiutate la Scienza a comunicare, vi prego.

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Dal 22 al 29 settembre torna la Settimana della Scienza, progetto europeo che ricorda al mondo l’esistenza di laboratori, università e ricercatori, troppo spesso confinati nella specificità dei loro esperimenti. Il 28 settembre, Notte Europea dei Ricercatori, migliaia di specialisti della scienza si presteranno al colloquio con i cittadini, comuni mortali indifesi al cospetto di tanta sapienza.

L’Italia è il paese che ha aderito all’iniziativa europea con il maggior numero di incontri ed eventi: più di 50 città coinvolte. Nove i progetti avviati, dai nomi tutt’altro che intuitivi e coinvolgenti: B-Future, Bees, Bright, Ern Apulia, Meet, Sharper, Society, Super Science Me… Chissà quando impareranno che il principio base della comunicazione è farsi capire!

Ci piacerebbe conoscere i numeri delle passate edizioni, ma sebbene la ricerca sia stata molto impegnativa, non ne abbiamo cavato un ragno dal buco.

Ad ogni modo, sarebbe bello avere una mappa e un calendario unificati delle varie iniziative, senza doversi perdere – a mo’ di gioco dell’oca – nei mille siti Internet che dalla pagina evento ci portano ai singoli laboratori o istituzioni partecipanti. Impossibile ricavarne, a prima vista, i nomi dei ricercatori coinvolti o indirizzi e date degli eventi.

Bisogna diventare uno strano incrocio mitologico di essere onnisciente e preveggente per tirar fuori quel minimo di informazioni utili a sapere cosa fare e dove andare. Lo scrivente ha speso circa tre ore del suo tempo per mettere insieme quel che state leggendo.

Se si pretende che il comune cittadino si avvicini alla scienza, forse bisognerebbe cominciare a rendere più “accessibili” e di “uso” quotidiano questi appuntamenti.

Per esempio, considero una conquista essere giunto a questo sotto-link. Qui, se volete troverete una parte (l’altra chissà dove si trova) degli eventi legati al progetto Future. Per la precisione si tratta degli eventi legati agli IRCCS e ISS (per sapere chi siano, cercate su Google, ma se volete ve li riassumo io in Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e Istituto Superiore della Sanità). E comunque, anche così, resta ancora impossibile sapere chi parlerà di cosa.

Almeno adesso sappiamo dove e quando, che non è poco. Se apro uno dei sotto-sotto-sotto-link della Fondazione Bietti, arrivo a questo. Uno schema, niente di meno, dove finalmente ottengo i cognomi dei ricercatori che parleranno di Psicofisica, Morfologia, Microscopia ed Elettrofisiologia (anche qui aiutatevi con Google per sapere di cosa si tratti).

È superfluo chiedere un minimo di nota biografica dei relatori, tanto se sapete cos’è l’elettrofisiologia non vi occorre sapere anche chi sono e cosa fanno Parisi, Ziccardi, Barbani, Valli Fiore, che per inciso hanno tutta la mia ammirazione perché sono riusciti ad affermare i loro cognomi al termine di un’autentica caccia al tesoro.

Gli voglio bene, quasi fossero amici miei, quasi ci conoscessimo da anni: loro, io e l’elettrofisiologia.