Luigi Broglio è stato un ingegnere, militare e accademico italiano, considerato il padre dell’astronautica italiana per i suoi pionieristici contributi nel campo della ricerca spaziale.
Nato a Mestre nel 1911, si laureò in ingegneria civile a Roma nel 1934, proponendo un innovativo metodo di calcolo strutturale che gli valse la notorietà nel mondo dell’aeronautica.
Entrato nella Regia Aeronautica nel 1937, partecipò alla guerra di liberazione come partigiano bianco e poi come docente universitario.
Nel 1950 si trasferì negli Stati Uniti, dove collaborò con la NASA e le principali università americane, acquisendo una grande reputazione nel campo dell’ingegneria aerospaziale.
Tornato in Italia, fondò e diresse la Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma, dove formò generazioni di ingegneri spaziali.
Il rapporto con ala NASA
Grazie al suo rapporto privilegiato con la NASA, ottenne la concessione dei vettori Scout per effettuare i lanci dei satelliti italiani. Ideò e realizzò il progetto San Marco, che portò all’inaugurazione del centro spaziale Luigi Broglio di Malindi, in Kenya, nel 1966.
Si trattava del primo centro spaziale al mondo situato in prossimità dell’equatore, che consentiva di sfruttare la rotazione terrestre per aumentare la velocità dei lanci. Da questo centro furono lanciati 23 satelliti tra il 1966 e il 1988, tra cui il San Marco 1, il primo satellite italiano e il terzo al mondo.
Luigi Broglio è da considerare a tutti gli effetti un personaggio del calibro di Guglielmo Marconi ed Enrico Fermi. Come loro è stato protagonista indiscusso del progresso scientifico italiano del XX secolo.
Broglio morì a Roma nel 2001, lasciando un’eredità di prestigio e innovazione nel settore aerospaziale. A lui è intitolato il Centro Spaziale “Luigi Broglio” di Malindi, in Kenya, dove si trovano le stazioni di controllo e le piattaforme di lancio dei satelliti italiani.
Luigi Broglio e il San Marco
Il 15 dicembre 1964, l’Italia entrava nella storia della conquista dello spazio con il lancio del suo primo satellite artificiale: il San Marco 1.
Si trattava di un piccolo veicolo spaziale dalla forma quasi sferica, con un diametro di 66 cm e una massa di 254 kg, progettato per studiare la densità dell’aria nella ionosfera. Il satellite era dotato di quattro antenne e di un trasmettitore radio che inviava i dati raccolti a una stazione di terra situata a Malindi, in Kenya.
Il San Marco 1 fu il frutto di un’ambiziosa iniziativa ideata dal professor Luigi Broglio, sostenuta dal governo italiano e dalla NASA.
Il progetto prevedeva la realizzazione di una serie di satelliti scientifici e di una piattaforma di lancio offshore, la nave autosollevante San Marco, messa a disposizione dall’ENI. Il primo lancio, però, avvenne dalla base statunitense di Wallops Island, in Virginia, con un razzo Scout donato dalla NASA.
L’Italia fu la terza nazione al mondo, dopo URSS e USA, a lanciare autonomamente un proprio satellite, grazie al personale italiano formato dalla NASA che gestì tutte le operazioni.
Fu anche la quinta nazione ad aver effettuato un lancio orbitale, dopo URSS, USA, Regno Unito e Canada. Il satellite rimase in orbita per 271 giorni, fino al 13 settembre 1965, quando rientrò nell’atmosfera.
Il San Marco 1 fu il primo di una serie di cinque satelliti lanciati tra il 1964 e il 1988 nell’ambito del progetto San Marco. Questo progetto segnò l’inizio della collaborazione spaziale tra Italia e Stati Uniti, che si sarebbe consolidata negli anni successivi con altre missioni scientifiche e tecnologiche. Il progetto San Marco fu anche un’occasione di formazione per molti ingegneri e scienziati italiani che avrebbero contribuito allo sviluppo del settore spaziale nazionale ed europeo.
Biografia di Broglio
Personaggio schivo e di straordinaria levatura morale, non volle mai prestarsi a scrivere una sua biografia e solo poco prima della morte accettò di raccontarsi nel libro Nella nebbia in attesa del sole. Breve storia di Luigi Broglio padre dell’astronautica italiana.
Scritto da Giorgio Di Bernardo Nicolai, che ha avuto il privilegio di conoscere e collaborare con Broglio, il libro narra la vita e le imprese di uno dei più grandi personaggi italiani del XX secolo, il padre della ricerca spaziale in Italia.
Il libro è ricco di aneddoti che rendono vivido e coinvolgente il racconto della carriera di Broglio, dal suo impegno nella resistenza antifascista alla sua collaborazione con la NASA, passando per i suoi studi sulla propulsione a razzo e sulla fisica dell’atmosfera.
Una lettura appassionante e stimolante adatta a tutti gli amanti dello spazio e della scienza, ma anche a chi vuole conoscere meglio la storia dell’Italia e di quei personaggi che l’hanno resa una nazione meravigliosa.