“Più li studiavo, più mi rendevo conto che erano come noi”. Il National Geographic ha presentato il primo trailer ufficiale del documentario sulla vita di Jane Goodall, la famosa antropologa inglese.
Il regista Brett Morgen è riuscito ad accedere ad un tesoro inestimabile, oltre cento ore di video girati da Hugo van Lawick fotografo del National Geographic e primo marito di Jane Goodall.
Negli anni’ 60, Il National Geographic inviò un cameraman per filmare l’opera pionieristica di Jane Goodall con gli scimpanzé nel Parco Nazionale di Gombe in Tanzania.
Il fotografo e regista Hugo van Lawick puntò la sua macchina da presa tanto su di lei quanto sugli scimpanzé e girò oltre 140 ore di filmati in 16 mm che fino ad oggi erano tenuti negli archivi del National Geographic.
Il documentarista Brett Morgen ha trovato i filmati girati straordinari per intensità e intimità con la protagonista e gli scimpanzé.
Il documentario è accompagnato da una colonna sonora di Phillip Glass, che è una sorta di meraviglioso racconto sonoro e a rendere ancora più epico il racconto della vita di Jane Goodall, la voce fuori campo della protagonista stessa.
“Volevo che “Jane” fosse come un’opera cinematografica, e quell’idea mi portò a Philip Glass”, ha dichiarato Morgan. “C’è questo elemento quasi onirico nella sua partitura. Il modo in cui gli scimpanzé e tutti gli altri animali si muovono in sincronia con la musica è una componente magica per una visione romantica della natura di Jane. Il film è una storia d’amore, ma non un amore tra un uomo e una donna, ma tra una donna e il suo straordinario lavoro”.
È davvero bello vedere tutti i vecchi filmati di una giovanissima Goodall ed è emozionante lo sguardo di questa donna straordinaria.
Il film racconta la storia delle prime esplorazioni di Jane Goodall, concentrandosi sul suo innovativo lavoro sul campo, il rapporto con il marito Hugo van Lawick e gli scimpanzé che stava osservando. Una giovane donna inesperta la cui ricerca sugli scimpanzé ha sfidato il consenso del mondo scientifico maschile e ha rivoluzionato il metodo di comprensione. Come scienziata senza una formazione formale, stava infrangendo i confini e sfidando le aspettative. Questo viaggio emotivo lascerà un’impressione duratura.
Il documentario verrà proiettato al pubblico per la prima volta il 20 ottobre in America e noi attenderemo con molta impazienza che venga trasmesso anche in Italia.