Un chirurgo-tassista, un creativo pentito, una splendida e disillusa jinetera e, ancora, i profughi del sesso con cellulare impiantato nell’orecchio e tanta gente in fuga verso una vita che spera migliore. Sono questi i protagonisti di Habana Libre romanzo scritto dall’inviato del settimanale L’espresso Gianni Perrelli. Un libro che racconta l’arte di scappare e di restare, l’arte di sopravvivere a ogni costo e quella di arrangiarsi mantenendo la propria dignità.
Un libro dalle diverse facce, come diversi sono gli ‘io’ narranti: può essere un giallo con un finale a sorpresa ma è anche un saggio, una sorta di confronto continuo tra due società, quella italiana e quella cubana, in cui i protagonisti sembrano costantemente alla ricerca di una risposta alla domanda: “chi sta meglio – o peggio – tra noi?”. Un dibattito che non porta a una conclusione e lascia molti interrogativi aperti, perché non è possibile decidere quale sia il modello migliore in assoluto.
Habana libre non è ‘il’ ritratto della società cubana e di quella italiana, né vuole esserlo: è la testimonianza di come Italia e Cuba possono vedersi, una testimonianza filtrata attraverso gli occhi di personaggi che fanno parte della fauna – non necessariamente negativa – che frequenta l’isola carabica. Sesso, politica, soldi sullo sfondo di una delle città più affascinanti del mondo: gli ingredienti per un libro da leggere tutto d’un fiato ci sono tutti, conditi con un’atmosfera caraibica che a molti farà venire voglia di prendere un aereo con destinazione Cuba, ma ad altri, invece, provocherà un sussulto di rabbia per le tante occasioni perdute da entrambe le parti.
Caporedattore degli Esteri e inviato speciale del settimanale L’Espresso, Gianni Perrelli ha scritto del suo amore per il giornalismo e delle sue esperienze come inviato in Professione Reporter (Di Renzo editore). Habana Libre è il suo primo romanzo.
di Gianluca Sgalambro – Il Mio Libro