Pensare all'impero Romano

Impero Romano? Io ci penso!

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Se sei un utente attivo di Tik Tok, probabilmente ti sei imbattuto in una domanda che sta facendo impazzire il web: Quanto spesso pensi all’Impero romano?

Questa curiosa domanda è diventata virale in pochi giorni, generando migliaia di risposte, meme e battute. Ma da dove nasce questa mania e perché ha catturato l’attenzione di tanti internauti?

La domanda originale è partita dal profilo di gaiusflavius, appassionato dell’antica civiltà romana. L’hashtag #Romanempire, su instagram, ha superato il milione di post, su tik tok ha ottenuto 1,7 miliardi di visualizzazioni, mentre #romanempiretrend spopola con oltre 73 milioni di visualizzazioni.

Alcuni utenti hanno risposto seriamente, dichiarando il loro interesse o la loro indifferenza per la storia romana. Altri hanno approfittato dell’occasione per fare ironia, citando film, libri, canzoni o personaggi famosi legati all’Impero romano.

Altri ancora hanno usato la domanda come pretesto per esprimere le loro opinioni politiche, sociali o religiose, paragonando l’attualità all’antichità. Insomma, c’è stato spazio per tutti i gusti e per tutte le sfumature.

Ma perché questa domanda ha avuto tanto successo?

Forse perché l’Impero romano è una delle realtà storiche più affascinanti e influenti di tutti i tempi, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura, nella lingua, nel diritto e nell’arte di molti paesi.

Forse perché l’Impero romano è anche una metafora della grandezza e della decadenza, della gloria e della tragedia, della vita e della morte. Forse perché l’Impero romano ci fa riflettere sul nostro passato, sul nostro presente e sul nostro futuro.

Forse perché la domanda è talmente semplice e generica che permette a chiunque di dare una risposta personale e creativa, senza vincoli o limiti. In fondo, chi non ha mai pensato all’Impero romano almeno una volta nella vita?

O forse perché la storia di Roma è piena di fascino, intrighi, passioni, personaggi e lotte di potere. Tra i personaggi più interessanti e meno conosciuti, c’è Giulia, la figlia di Augusto, il primo Imperatore romano.

Chi era Giulia? Cosa ha vissuto? Come ha influenzato la politica e la cultura del suo tempo?

Giulia figlia di Augusto imperatore romano

Giulia è stata la pedina che Augusto avrebbe voluto muovere sulla sua scacchiera per scopi politici, ma la forza di Giulia di ribellarsi fu più forte del volere del padre e Giulia divenne una figura ben voluta dai Romani anche dopo il suo esilio.

La storia di Giulia e dell’Impero romano sono raccontati in La pedina di vetro di Antonella Tavassi La Greca.

Oltre a essere un romanzo storico, il libro è anche una riflessione sulla condizione femminile nell’antichità, sul ruolo delle donne nella società e nella famiglia, sulle sfide e le difficoltà che hanno dovuto affrontare.

Giulia è una donna forte, intelligente, colta, ma anche ribelle, sensuale, provocatrice. È una donna che ama e soffre, che cerca la sua felicità e la sua libertà, ma che si scontra con le convenzioni e le aspettative del suo tempo.

È una donna che fa delle scelte coraggiose, ma anche sbagliate, che paga care le sue trasgressioni.

Il libro è scritto in modo coinvolgente, con uno stile fluido e ricco di dettagli. La narrazione segue la vita di Giulia dalla sua infanzia fino alla sua morte, passando per i suoi matrimoni, i suoi amori, i suoi figli, le sue amicizie, i suoi nemici.

Ci fa entrare nel mondo dell’Impero romano, con le sue grandezze e le sue miserie, con le sue luci e le sue ombre. Permette di conoscere personaggi storici come Augusto, Livia, Agrippa, Tiberio, Ovidio, Marziale e molti altri.

La pedina di vetro. Un libro che vi farà pensare all’Impero romano in modo diverso. E magari vi farà pensare anche a voi stessi.

Foto di 11066063 da Pixabay