Divulgare significa diffondere tra il volgo cioè il popolo. Rendere noto a molti se non a tutti, raggiungere qualsiasi ceto sociale e rendere accessibile una notizia con qualsiasi canale d’informazione. Anche la scienza deve essere divulgata, ma come?
La difficoltà per chi prova a “fare divulgazione scientifica” è quella di raggiungere un numero ampio di pubblico. Noi come casa editrice di divulgazione scientifica ne sappiamo qualcosa. Divulgare la competenza scientifica con i libri è difficile, la scelta dei testi non deve essere troppo complessa se si vuole arrivare ad un pubblico più vasto. Troppe parole tecniche possono annoiare e distrarre.
Con la televisione è più semplice e alcuni programmi lo fanno molto bene da decenni se non oltre e Quark, in onda dal 18 marzo 1981 ne è un esempio lampante. Il supporto delle immagini facilita molto il lavoro dei divulgatori, un esempio visivo può riassumere senza problemi centinaia e centinaia di parole rendendo l’argomento interessante e coinvolgente.
Ma come si può fare divulgazione scientifica alla radio? Non ci sono testi da leggere né immagini da guardare. Una trasmissione radiofonica rischia di diventare una lezione scolastica noiosa dove c’è un professore (lo speaker) e gli alunni (i radio ascoltatori).
Questo accadrebbe se a trasmettere fosse un professore a digiuno di tempistiche radiofoniche, con poca fantasia e scarso lessico se non quello specialistico e tecnico. La trasmissione MC2 di Radio Deejay di Matteo Curti e Francesco Lancia è la trasmissione scientifica che ha abbattuto le barriere della divulgazione via radio.
La prima puntata dedicata a Isaac Newton (e a chi se no!) tipo strano, come viene descritto in partenza dallo speaker radiofonico, scienziato brillante e tra i più complessi della storia dell’umanità. In mezz’ora di trasmissione è impossibile riassumere tutte le scoperte dello scienziato inglese ma gli autori di MC2 lo fanno più che bene e noi della redazione non possiamo fare altro che i complimenti.
Sarebbe bello insegnare nelle scuole ai bambini e perché no anche ai ragazzi la scienza in questo modo, intanto il martedì alle 21:30 per mezz’ora possiamo spegnere la televisione e accendere la radio e ascoltare le curiosità scientifiche.
Idea stramba raccontare la scienza alla radio ma azzeccata se fatta in modo intelligente. Insomma quelli di MC2 hanno visto lontano perché stavano sulle spalle dei giganti.
La prima puntata si può trovare in podcast sul sito della radio.