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Passione giallo, 10 detective che hanno fatto la storia di questo genere

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Eccentrico e intuitivo. Solitario ma osservatore. Iracondo ma umano. I ritratti degli investigatori che animano i nostri gialli preferiti sono da sempre caratterizzati da elementi forti e contrastanti. Apparentemente tutti uguali, sotto sotto profondamente diversi: ispettori, commissari, medici legali, detective privati, dilettanti con la passione per l’intrigo, questi personaggi sono tutti accattivanti e una volta incontrati, è difficile resistere alle loro storie.

A ben guardarli, però, al di là delle note biografiche, dei paesi di provenienza e delle epoche in cui vivono, le caratteristiche di questi eroi del quotidiano sono ricorrenti, quel tanto che basta ad accumunarli in categorie (abbastanza) precise.

Il capostipite della tipologia più comune e più amata è senza dubbio Auguste Dupin, nato dalla penna del primo vero grande maestro del mistero: Edgar Allan Poe. Dupin è analitico, appassionato di enigmi, usa la propria intelligenza e le conoscenze scientifiche per aiutare la polizia a risolvere casi intricati. È anche dotato di un buon senso dell’umorismo, dote che fa invece difetto a un suo diretto discendente, Sherlock Holmes, che come lui raccoglie indizi e ricorre alla scienza della deduzione per tirare conclusioni improbabili ma possibili.

Più metodico e ordinato – nella vita e nel pensiero – Hercule Poirot, il belga più famoso del mondo, che comunque si affida ad una vasta conoscenza scientifica e all’analisi dei fatti per mezzo delle sue celebri “cellule grigie”. Fanno parte di questa stessa scuola Nero Wolfe e Guglielmo da Baskerville, così lontani nel tempo e nello spazio, eppure così vicini nel metodo e nel genio.

Molto diversi, invece, i detective dell’era moderna. Disordinato e sconcluso, Jean-Baptiste Adamsberg risolve i casi grazie a una folgorazione dell’ultimo minuto. Solitario e cinico, Pepe Carvalho può contare su esperienze profonde e formanti. Tormentato, quasi al punto di essere depresso, Kurt Wallander sfoggia tutti i tratti tipici dell’investigatore nordico. Abile, scontroso, integerrimo, anche Salvo Montalbano sa essere cupo e insieme solare, proprio come la sua terra.

Alla fine di questo elenco, un altro commissario – anzi, il commissario per eccellenza, Jules Maigret: un personaggio solitario in una Parigi brulicante e frenetica, dove risolve, seguendo il proprio istinto, qualsiasi crimine, grazie alla sua innata capacità di immedesimarsi negli altri.

Foto di Angelo Giordano da Pixabay