Comprendere il bambino è una delle cose che si dovrebbe imparare ancora prima di diventare genitore ed è la cosa più difficile in assoluto, specialmente nei primi tre anni di età. Il bambino proprio nei primi tre anni di vita è come uno sconosciuto a coloro che se ne occupano, mentre è proprio in questo periodo che avvengono tutte le fondamentali costruzioni della personalità.
In questi anni in genere sono i genitori e i famigliari diretti ad occuparsi del bambino e la famiglia rappresenta il fattore determinante per uno sviluppo positivo del bambino.
È necessario pertanto che i genitori (ma anche tutti i famigliari) si convincano di avere nelle loro mani la chiave per la formazione di individui felici, forti e integrati, cioè in rapporto armonioso con se stessi e con il mondo che li circonda. Il percorso formativo di un essere umano dura tutta la vita ma l’importanza di questa educazione diviene sempre maggiore quanto più piccolo è il bambino.
Per raggiungere questo scopo non sono sufficienti l’amore, la buona volontà e l’impegno personale, ma occorrono anche informazioni corrette. Bisogna unire l’amore alla conoscenza scientifica del bambino ed iniziare così una “educazione nuova”, in grado di consentire lo sviluppo di individui pronti per il mondo nuovo.
Maria Montessori ha parlato dell’educazione come “aiuto alla vita”, ma per arrivare a questo è necessario che gli adulti educatori conoscano bene l’importanza e i limiti del loro ruolo e le tecniche per attuarlo. Conoscere meglio il bambino è la maniera migliore per conoscere meglio noi stessi e la realtà che ci circonda. A questo scopo è necessario tenere presente il quadro generale nel quale l’essere umano è situato, cioè il progetto della vita.
Ogni trasformazione personale passa attraverso un primo stadio, che è quello nel quale si riceve una nuova informazione. Dobbiamo inoltre accettare l’informazione, analizzarla e arrivare a comprenderla determinando un cambiamento, interno ed esterno, riguardante i nostri comportamenti. Conoscere, comprendere, cambiare. Nel campo educativo questo ci consente di dare un aiuto migliore alla vita.
L’educazione, essendo una relazione tra esseri umani, fa sì che il rapporto con i bambini offra a noi un’occasione speciale per migliorarci, per acquisire una più vasta consapevolezza della realtà, dandoci modo di allargare i limiti ed aumentare la capacità di partecipare alla vita stessa.
Nel libro Comprendere i bambini di Silvana Quattrocchi Montanaro si ripercorrono le differenti fasi di questo sviluppo e si cercherà di comprenderne il significato con l’aiuto di tutte le scienze.
Esse ci hanno insegnato che l’energia della vita non può essere fermata, ma soltanto deviata e trasformata in patologia fisica e mentale. Per evitare conseguenze così tragiche è necessario avere un’informazione corretta sui bambini che dobbiamo educare e sulle loro straordinarie capacità.
Questa conoscenza deve divenire il centro del nostro interesse e la luce della “nuova educazione”, al fine di aiutare ogni individuo a raggiungere un alto livello di integrazione affettiva, intellettuale e morale.