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Spazio ed armonia, le nuove esigenze della casa multigenerazionale

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Per anni gli Italiani sono stati lo zimbello d’Europa per via della tendenza dei nostri giovani a rimanere a casa con mamma e papà fino anche fino ai trent’anni. Un trend in contrasto con l’abitudine, diffusa soprattutto nei paesi del Nord, di buttare fuori di casa i propri figli appena divenuti maggiorenni.

Abbiamo i nostri buoni motivi, ha detto qualcuno per difendere le mamme italiane dalle ingiuste accuse di iperprotezione, primo tra tutti la difficoltà dei nostri ragazzi a trovare un lavoro stabile che consenta loro di iniziare una vita indipendente.

Oggi, per motivi vari ma non molto diversi dai nostri (mutui da pagare, affitti troppo alti, separazioni e divorzi, anziani da accudire), anche nel resto del mondo la tendenza sembra aver subito un’inversione, ed è ora molto frequente trovare più generazioni sotto lo stesso tetto. Una tendenza che porta con sé anche la necessità di riconcepire gli spazi abitativi e, di conseguenza, il paesaggio urbano.

La casa ideale di questa nuova famiglia “allargata” presenta esigenze specifiche, come grandi spazi comuni, assenza di scale o magari una dependance per ospitare gli anziani della famiglia. Anche i paesi più evoluti sembrano infatti aver scoperto il valore di vivere con nonni e genitori, e la casa di riposo non è più tanto di moda.

La progettazione delle nuove case comincia quindi a tenere conto di richieste di questo tipo, registrate dal mercato immobiliare, e i paesi attenti al sociale, come ad esempio Germania e Olanda, hanno già avviato programmi per lo sviluppo di un’edilizia residenziale multi-generazionale.

Nel Regno Unito, una nuova iniziativa sta pensando a come ridisegnare le città utilizzando gli spazi sprecati per ampliare le unità abitative esistenti. Solo a Londra ci sarebbe 4 milioni di spazi vuoti – terrazze, giardini, tetti terrazzati – che potrebbero essere impiegati a questo scopo.

Un esercito di architetti è già al lavoro per progettare case ampie, pratiche e sostenibili, che garantiscano a tutti i componenti delle nuove famiglie multi-generazionali di avere i propri spazi e convivere in armonia. L’architettura organica e le nuove frontiere della progettazione e del design hanno intenzione di fare la propria parte: le nuove case favoriranno la socialità, saranno silenziose, assicureranno la privacy, e saranno flessibili per soddisfare le esigenze di tutti gli abitanti.

In pratica, un ritorno al passato ma con un occhio attento alle necessità del presente per evitare quegli eventi che possono alterare l’equilibrio in seno alle famiglie generando traumi che lasciano segni indelebili nella nostra psiche.

Foto di hannahpirnie da Pixabay