Il Premio Wolf per la Fisica 2012 “per la sua formulazione della termodinamica dei buchi neri e le sue ricerche sull’entropia dei buchi neri”

Jacob Bekenstein (n. 1947 – m. 2015) è stato un fisico teorico israeliano. Ha contribuito alla definizione della termodinamica dei buchi neri e ad altri aspetti del rapporto tra informazione e gravità.

Dopo la laurea in Scienze conseguita al NYU-Poly (New York University Polytechnic School of Engineering) di Brooklyn e il dottorato in Filosofia a Princeton, ha lavorato sotto la supervisione di John Archibald Wheeler e ha insegnato Astrofisica all’Università Ben-Gurion e Fisica teorica all’Università Ebraica di Gerusalemme.

Numerosi i suoi contributi scientifici e le sue scoperte nell’ambito della fisica dei buchi neri.

Nel 1972, è stato il primo scienziato a suggerire – con il teorema no-hair, letteralmente “senza capelli”, appellativo nato da un’espressione scherzosa di Wheeler – che i buchi neri erano perfettamente definibili soltanto attraverso massa e momento angolare, laddove restava invece del tutto impossibile estrarne informazioni (i “capelli”) su quel che c’era prima che il corpo collassasse nel buco nero. Tale teorema è rimasto a lungo ignorato, fin quando non ha trovato conferma nelle ricerche di Stephen Hawking e Roger Penrose.

Bekenstein ha inoltre confermato la seconda legge della termodinamica, dimostrando che anche i buchi neri possiedono un’entropia (termodinamica dei buchi neri), nella misura proporzionale all’area del loro orizzonte degli eventi divisa per l’area di Planck. Anche questa ipotesi è stata poi convalidata dagli studi di Stephen Hawking (radiazione Bekenstein-Hawking).

Ha infine dimostrato la veridicità del cosiddetto “limite di Bekenstein”, ovvero l’esistenza di un limite massimo alla quantità d’informazione che può essere immagazzinata in una data regione finita dello spazio, che abbia una quantità ugualmente finita di energia.

Nel 1982, è stato il primo a sviluppare una generalizzazione rigorosa delle leggi dell’elettromagnetismo, capace di inglobare anche l’incostanza delle costanti fisiche, sostituendo alla costante di struttura fine il concetto di campo scalare.

Ha dedicato la parte finale della sua vita allo sviluppo di una versione relativistica della dinamica newtoniana modificata (MOND), chiamata TeVeS, che introduce tre differenti dimensioni spazio-temporali in sostituzione del campo gravitazionale.

Fra i numerosi e prestigiosi riconoscimenti assegnati a Bekenstein per i suoi contributi scientifici, ricordiamo il Rothschild Prize nel 1988, l’Israel Prize nel 2005, il Wolf Prize nel 2012 e l’American Physical Society’s Einstein Prize tributatogli nel 2015, pochi mesi prima che morisse, con questa motivazione: “Per i suoi studi e ricerche sull’entropia dei buchi neri, che hanno aperto la strada al campo della termodinamica dei buchi neri e hanno contribuito all’unificazione della meccanica quantistica con la gravità”.

I Libri di Jacob Bekenstein

Alcuni testi di Jacob Bekenstein consultabili online: