Vegano

Arriva la salsiccia vegana, l’alimento impossibile che ci salverà

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È vegana e amica dell’ambiente; non contiene né glutinecolesterolo; è kosher e halal. È la nuova salsiccia vegetale presto sulle nostre tavole.

Sintetizzata da una start-up americana, questo surrogato della carne di maiale ha tutte le carte per diventare un alimento del futuro. Rispetto ai prodotti simili già presenti sul mercato, infatti, la nuova salsiccia “impossibile” ha il profumo e il sapore della vera carne di maiale, grazie alla presenza dell’eme, un complesso chimico contenuto nella parte non proteica di alcune proteine tra cui l’emoglobina. La salsiccia vegana lo contiene, insieme a vitamine, minerali, amminoacidi, proteine derivate dalla soia e grassi derivati dall’olio di girasole.

Insomma, somiglia in tutto e per tutto alla carne vera e chi l’ha assaggiata giura di non aver notato differenze. Sarebbe così convincente da aver spinto una nota catena americana di fast-food ad inserirla in via sperimentale nei propri menu.

È davvero questo il futuro della nostra alimentazione? A quanto pare sì. La salsiccia vegana è un alimento molto più sano – tranne per un’eccessiva quantità di sale – rispetto alla comune carne di maiale. Ma soprattutto è eco sostenibile perché limiterebbe in maniera sostanziale l’allevamento intensivo di animali da macello, responsabili di quasi il 15% delle emissioni totali di gas serra e una delle principali cause di deforestazione.

Sembra proprio che le menti dietro a Impossibile Food abbiano preso alla lettera la proposta di un’“agricoltura senza terra” di Jesse H. Ausubel, direttore del Programma per l’Ambiente Umano della Rockefeller University, che nel corso dei numerosi programmi di ricerca sulla biodiversità e l’ecologia da lui diretti ha individuato proprio nella produzione artificiale di alimenti una soluzione possibile al problema della sostenibilità ambientale.

Per salvare la natura selvaggia sulla terra ferma e negli oceani,” scrive Ausubel, “dobbiamo produrre tonnellate di grano, riso, soia e mais su pochi ettari ricorrendo ad un’agricoltura di precisione, un’agricoltura sofisticata ed altamente tecnologica.” Tofu, pane, pasta prodotti in maniera intensiva, riservando l’agricoltura tradizionale alla produzione di pochi prodotti che ci aiutino a conservare il sapore.

La salsiccia impossibile sembra puntare proprio a questo: una produzione abbondante che non sfrutti eccessivamente il territorio, produca poca CO2, tutelando la nostra salute e la nostra identità culturale. La strada giusta per realizzare quella “liberazione dell’ambiente” che Ausubel vede come l’unica strada percorribile per salvare il pianeta.