Quattro piaceri come minimo

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Concedersi ogni giorno almeno quattro piccoli piaceri: un proposito così semplice da far sorridere. Eppure un gran numero di persone non riesce nemmeno a buttar giù una lista! Però il piacere ci ricarica di energia, ci rende dinamici, scaccia la fatica, ci rilassa, ci permette di guarire, ci ridona la gioia.

Ci riconnette al nostro corpo, agli altri e al mondo. Ma soprattutto, è una via d’accesso alla spiritualità. Vittima lei stessa di lutti e prove dolorose, Evelyne Bissone Jeufroy ha potuto, grazie al metodo dei piaceri, recuperare il gusto e l’energia di vivere e qui ci spiega come fare per ritrovare i colori della vita. Illustrato da numerosi casi, l’opera è accessibile a tutti. Trovo che soprattutto l’ultima frase della quarta di copertina sia indispensabile.

Quando si parla di libri di psicologia spesso i “non addetti ai lavori” si spaventano e desistono. In effetti a volte capita di trovare testi non alla portata di tutti. In questo caso non preoccupatevi. Questo volumetto è scorrevole e pieno di esempi che ci aiutano a comprendere al meglio la tematica affrontata.

Credo si possa imparare tanto leggendolo. Ci spiega quanto sia importante la respirazione, la predisposizione mentale con cui si fanno le cose, perché siamo stressati e perché somatizziamo. Per risolvere questo problema nulla di più semplice! Concedersi dei piaceri, anche piccoli, con la consapevolezza che è il nostro corpo che ne ha bisogno.