Quarta di Copertina
Lo scopo di questi semiseriosi ortosproloqui non è tanto quello di fornire risposte certe, quanto di alimentare (se vi sono) o far sorgere (se non vi sono) dubbi: meglio essere insicuri e ricorrere cento volte a una fonte illuminante (dizionario, insegnante, enciclopedia) – e scoprire con piacere “era come pensavo” – piuttosto che crogiolarsi su tronfie certezze e magari lasciarci le “penne”. Chissà che – scorrendo questa cinquantina di ludi (ludus, oltre che gioco, significa anche scuola) ortografici (e ortoepici) – l’incauto lettore, più che acquisire punti esclamativi, non veda alimentati quelli interrogativi: tutto sommato, la continua certezza del dubbio – almeno nell’ambito linguistico – ha un che di culturalmente stimolante.