Max Ferdinand Perutz, biologo molecolare britannico di origine austriaca, è stato insignito del Premio Nobel per la chimica nel 1962 per gli studi condotti con John Kendrew sulle strutture dell’emoglobina e delle proteine globulari.
Dopo aver compiuto gli studi a Vienna, Perutz è passato al Laboratorio Cavendish di Cambridge, dove ha iniziato gli studi sull’emoglobina, che lo hanno occupato per quasi tutta la sua carriera.
Esiliato dal regime nazista, durante la guerra fu trasferito in Canada e poi di nuovo a Londra per uno studio segreto sui ghiacciai. Il ghiacciaio Perutz fu così chiamato in suo onore per le importanti scoperte sul meccanismo di flusso dei ghiacciai.
Nel 1953 Perutz dimostrò che le diffrazioni dei raggi da cristalli di proteine potevanop essere messe in fase confrontando i modelli dei cristalli con e senza atomi annessi.
Grazie a questo metodo riuscì a determinare la struttura dell’emoglobina che trasporta ossigeno nel sangue. Negli anni ’70, le sue ricerche sulle modifiche strutturali dell’emoglobina portano ad grandi progressi nella conoscenza dell’anemia falciforme e della malattia di Huntington. Negli anni ’80 le sue ricerche pionieristiche sulla base strutturale delle interazioni tra i farmaci contribuirono allo sviluppo della farmaceutica moderna.
A Cambridge ha fondato e presieduto il Laboratorio di Biologia Molecolare del Medical Research. Ben 14 scienziati hanno vinto il Premio Nobel per contributi sviluppati lavorando presso questo prestigioso laboratorio.