Ilya Prigogine, fisico e chimico russo naturalizzato belga, è stato direttore dell’Istituto internazionale Solvay di Bruxelles, docente all’Enrico Fermi Institute di Chicago e all’Università del Texas ad Austin, dove ha fondato il Centro per i Sistemi Quantistici Complessi. In Belgio, è stato inoltre direttore del Centro per la Meccanica Statistica e la Termodinamica.
È noto per la sua definizione delle strutture dissipative e del loro ruolo nei sistemi termodinamici lontani dall’equilibrio. Questa scoperta, considerata un ponte tra le scienze naturali e quelle sociali, ha dato inizio alla ricerca sul ruolo creativo ed irreversibile del tempo nelle scienze naturali, gli è valsa il Premio Nobel in chimica nel 1977.
Ha inoltre sviluppato le basi di un modello del traffico utilizzato nell’ingegneria urbana. Nel suo libro La fine delle certezze del 1977, Prigogine sostiene che il determinismo non è più una fede scientifica praticabile. Si tratta del primo grande allontanamento dall’approccio di Newton, Einstein e Schrödinger, e delle loro teorie deterministiche.
Secondo Prigogine, infatti, di fronte all’irreversibilità e all’instabilità, il determinismo perde il suo potere esplicativo. Nella fisica deterministica tutti i processi sono reversibili nel tempo, ovvero possono andare avanti e indietro nel tempo. Il determinismo nega dunque la freccia del tempo, senza la quale non esiste il “presente” che determina a sua volta sia il “passato” che il “futuro”. Prigogine indica numerosi esempi di irreversibilità inclusi la diffusione, il decadimento radioattivo, la radiazione solare, il tempo meteorologico e la nascita e l’evoluzione della vita.
Negli ultimi anni si è dedicato al ruolo matematico del determinismo nei sistemi non lineari sia a livello della fisica classica che nella fisica quantistica.
I Libri di Ilya Prigogine