Guido Nicosia è nato a Palenno da genitori siciliani ma dall’età di tre anni ha vissuto in Piemonte, dove suo padre era magistrato, prima a Valenza sul Po, poi a Casale Monferrato ed infine a Torino, dove l’Autore ha iniziato gli studi universitari che ha concluso a Genova laureandosi in giurisprudenza.
Nel 1961 è entrato per concorso in diplomazia iniziando la sua carriera a Manila (Filippine), dove è stato primo segretario dell’ambasciata fino al 1964, quando è stato trasferito al consolato in Bedford, centro dell’industria dei mattoni, uno dei pochi lavori allora concessi agli emigranti italiani in Inghilterra.
Nel 1967 viene trasferito a Buenos Aires come console e nel 1969 rientra a Roma per essere destinato alla Segreteria Generale, il cervello del Ministero degli Affari Esteri. Dal 1972, data del rilancio dei nostri rapporti con la Libia, è primo consigliere della nostra ambasciata a Tripoli e dal 1976 al 1980 console generale a Toronto con giurisdizione su Ontario, Manitoba e Territori del Nord Ovest, dove all’epoca vivevano 600.000 emigranti italiani.
Nel 1980 rientra al Ministero degli Affari Esteri, direzione delle Relazioni Culturali, dove è a capo dell’ufficio “mostre d’arte all’estero” e poi della cooperazione scientifica, dove si occupa tra l’altro della creazione della base italiana in Antartide. Dal 1984 al 1988, nel periodo del confronto tra il governo sandinista e gli Stati Uniti, è ambasciatore in Costarica con giurisdizione anche sul Belize.
Dal 1988 al 1990 è ambasciatore in Nuova Zelanda, con giurisdizione su Tonga, Samoa, Kiribati, Tuvalo e Isole Cook.
Alla vigilia della prima guerra del Golfo viene nominato ambasciatore a Khartoum, dove risiede fino al 1993 quando è trasferito a Roma come consigliere diplomatico del Ministro del Lavoro, prima con Giugni e successivamente con Mastella e Treu. Dal 1996 al 1999 è ambasciatore in Madagascar e nelle Mauritius. Nel 2002 è stato consigliere politico della Commissione internazionale per la pace nella Nuba (Sudan).
Per la sua attività di promozione della Dante Alighieri, soprattutto in Canada, gli è stata concessa la medaglia d’Oro della Cultura. Dal suo primo matrimonio ha avuto tre figli che gli hanno dato sei nipoti.
I gatti, siamesi e birmani, erano una delle sue passioni, assieme alla pittura, il tennis e la pesca subacquea.