Giorgio Parisi, fisico italiano, insegna Reti neurali presso il dipartimento di fisica teorica dell’Università la Sapienza di Roma ed è direttore del Centro di Ricerca Smc (Statistical Mechanics and Complexity) dell’Istituto di fisica della materia del Cnr.

Laureatosi all’Università La Sapienza di Roma nel 1970, sotto la guida di Nicola Cabibbo, è stato ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati e ha lavorato presso la Columbia University, l’Institut des Hautes Études Scientifiques e l’École normale supérieure de Paris.

Attivo nel campo della meccanica statistica e in teoria dei campi, è considerato il padre della cosiddetta Teoria del caos o della complessità, nonché uno dei fisici più autorevoli, uno dei migliori scienziati italiani in assoluto. Con Carlo Rubbia è l’unico fisico italiano membro della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America.

Con Guido Altarelli ha introdotto le cosiddette equazioni di Altarelli-Parisi in cromodinamica quantistica, che forniscono le correzioni di ordine superiore alla libertà asintotica. A lui si deve anche l’elaborazione dell’equazione differenziale stocastica per i modelli di crescita per la random aggregation (modello Kardar-Parisi-Zhang). I suoi studi hanno avuto un impatto rilevante in molti altri campi del sapere quale l’antropologia, le scienze cognitive, la finanza e le scienze sociali in genere la qual cosa lo rende di fatto una delle personalità più influenti del panorama scientifico internazionale.

I risultati che lo hanno reso noto a livello internazionale riguardano principalmente i sistemi disordinati ed i vetri di spin (anche noti come spin glass), una classe di modelli della meccanica statistica di cui lo stesso Parisi ha fornito numerose applicazioni in teoria dell’ottimizzazione, biologia ed immunologia. Notevoli anche i suoi contributi nel campo della fisica delle particelle elementari, in particolare di cromodinamica quantistica e sulla teoria delle stringhe. insieme a Wu ha inventato la Stochastic Quantization, una quantizzazione in principio simile alla Meccanica di Nelson, in cui un sistema classico in D+1 dimensioni soggetto a fluttuazioni è equivalente ad un sistema quantistico in D dimensioni.

Per i suoi contributi alla fisica, matematica e alla scienza in generale ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, fra cui la Medaglia Boltzmann (1992) per i suoi contributi alla fisica statistica ed in particolare per aver fornito la soluzione nel campo dei vetri di spin; il premio Dirac (1999) per i suoi contributi originali ed approfonditi in molte aree della fisica; il premio Dannie Heineman per la fisica matematica (2005); Microsoft European Science Award Ottobre (2007) per il suo contributo nel campo della cromodinamica quantistica e dei vetri di spin; il Premio Lagrange (2009) che viene conferito agli scienziati che abbiano maggiormente contribuito allo sviluppo della scienza della complessità nei più diversi ambiti della conoscenza e la Medaglia Max Planck (2010), il più alto riconoscimento della Società Tedesca di Fisica, per i suoi importanti contributi teorici nella fisica delle particelle elementari, nella teoria quantistica dei campi e nella fisica statistica, in particolare nello studio dei sistemi con disordine quenched e dei vetri di spin.

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