Giordano Bruno, al secolo Filippo Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600) detto “il Nolano”, era un filosofo, scrittore e frate domenicano, condannato al rogo dall’Inquisizione della Chiesa romana per eresia: fu accusato di dubitare della trinità, della divinità di Cristo e di sostenere la religione della ragione come unica e universale.

Tra i punti chiave della sua concezione filosofica – che fondeva materialismo antico, averroismo, lullismo, neoplatonismo, arti mnemoniche, influssi ebraici e cabalistici – la pluralità dei mondi, l’unità della sostanza, l’infinità dell’universo e il rifiuto della transustanziazione.

Con notevoli prestiti da Nicola Cusano, Giordano Bruno elabora una nuova visione della natura divinizzata, un’inscindibile unità panteistica di pensiero e materia, definita nel XVIII secolo una delle forme più importanti di panteismo. La sua filosofia sopravvisse alla morte dell’autore e portò all’abbattimento delle barriere tolemaiche, rivelando un universo molteplice e non centralizzato e aprendo, di fatto, la strada alla Rivoluzione scientifica.

I Libri di Giordano Bruno

Alcuni testi di Luigi Luca Cavalli Sforza consultabili online: