Freeman Dyson, fisico teorico e matematico britannico naturalizzato statunitense, ha insegnato a Princeton ed è noto per il suo lavoro nella teoria quantistica dei campi, nella fisica dello stato solido, in astronomia e ingegneria nucleare.
Nel 1949 Dyson ha dimostrato l’equivalenza delle formulazioni dell’elettrodinamica quantistica dell’epoca, ovvero la formulazione del diagramma integrale di Feynman e il metodo dell’operatore di Schwinger e Tomonaga. Da questa dimostrazione ha derivato anche la “cosiddetta serie di Dyson”. Ha inoltre lavorato su numerosi argomenti in matematica quali la topologia, l’analisi, la teoria numerica e le matrici randomiche.
Dal 1957 al 1961 ha lavorato al progetto Orion per l’utilizzo della propulsione nucleare nei voli spaziali, ma gli accordi per l’abbandono del nucleare hanno annullato il progetto. Nel 1958 ha guidato il team che concepito il TRIGA, un mini reattore nucleare utilizzati negli ospedali e nelle università di tutto il mondo per la produzione di isotopi. Nel 1966 ha dimostrato in maniera rigorosa che il principio di esclusione gioca un ruolo fondamentale nella stabilità della massa della materia.
Freeman Dyson è membro della Royal Society ed è stato insignito della Medaglia Lorentz nel 1966 e della Medaglia Max Planck nel 1969. Nel 1993 ha vinto il Premio Enrico Fermi.
Nonostante i numerosi riconoscimenti internazionali, non ha mai vinto il premio Nobel. Descritto come timido e schivo, con la tendenza a contraddire la maggioranza e a non seguire l’ortodossia, anche in questa occasione Freeman Dyson non si è smentito: “Chi vuole vincere il Nobel,” ha dichiarato, “deve richiamare attenzione per un lungo periodo di tempo, risolvere qualche problema importante e misterioso e restarci sopra per 10 anni. Non è proprio il mio stile.”