Federico Capasso e il laser a cascata quantica

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Venerdì prossimo il professore Federico Capassouno degli inventori del laser a cascata quantica sarà ospite a Radio3 Scienza, programma quotidiano scientifico della terza rete, in diretta dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 12.00.

Nel 2005 con una “chiacchierata scientifica” riuscimmo a pubblicare il libro Avventure di un designer quantico e in un capitolo il professor Capasso ci parlò della ricerca scientifica in italia e della “fuga di cervelli”.

“…In tutti questi anni trascorsi negli Stati Uniti non ho mai rimproverato alcunché all’Italia. Non ho mai avuto ostilità e non capisco questa storia della fuga dei cervelli, almeno per quanto riguarda il mio campo, la fisica, della quale si parla tanto e forse anche a sproposito.

Io sono stato molto bene in Italia, ho frequentato un’ottima università e mi sono formato bene; mi sono trovato bene alla Bordoni e, quindi, non sono fuggito. Ho semplicemente cercato altre opportunità e gli Stati Uniti erano il paese più adatto al mio scopo.

Vengo spesso in Italia, invitato da varie università a tenere delle lezioni e, se avessi delle buone opportunità, non scarterei a priori l’idea di tornarci, perché non nutro alcun sentimento negativo. L’università che frequentai in Italia è stata ottima: la laurea mi ha dato una sorta di compressione efficace dell’informazione, per cui quando arrivai alla Bell sapevo fare ricerca da solo. E questa non è cosa da poco.

Indubbiamente, nel campo di mia competenza, le opportunità per chi faccia la scelta di rimanere sono oggi maggiori che in passato. Allora la fisica nucleare (che oggi si chiama fisica delle alte energie) era uno dei pochi settori di punta, grazie anche alla presenza di un istituto prestigioso e influente quale l’INFN e grazie al CERN, che operava a livello europeo, in grado di offrire ai giovani opportunità paragonabili a quelle americane.

Una maggiore attenzione ai settori emergenti (e direi già ampiamente affermati da anni negli USA), quali la fisica della materia, supportata da sagge decisioni strategiche, quali la creazione dell’INFM, purtroppo fatto riconfluire nel CNR(Consiglio Nazionale delle Ricerche) – decisione sbagliatissima perché non si inserisce mai una realtà di eccellenza in una di medio livello – e una politica europea di finanziamento per le collaborazioni transnazionali a lungo termine – collaborazioni in cui molti nostri ricercatori si sono validamente inseriti – hanno permesso all’Italia di affermarsi ai massimi livelli in vari settori…”

Qui si può ascoltare il podcast della trasmissione

Foto di: https://www.seas.harvard.edu/capasso/multimedia/