Benoît Mandelbrot, matematico polacco naturalizzato francese, è noto per i suoi lavori sulla geometria frattale. Nato in Polonia da una famiglia ebrea con forte tradizione accademica, anche suo zio era un famoso matematico.

Lasciata la Polonia prima della guerra, fu iniziato alla matematica a Parigi dai suoi due zii, che contribuirono alla sua educazione e formazione. Nel 1939, a causa dello scoppio della guerra, si trasferì con la famiglia a Tulle, un paesino della Francia centrale, dove si diplomò nel 1942.

Mandelbrot è il fondatore della cosiddetta geometria frattale: ha dato il proprio nome a una famiglia di frattali (i frattali di Mandelbrot) e a un particolare insieme (detto insieme di Mandelbrot).

Ha sviluppato la matematica di Gaston Julia e ha dato inizio alla rappresentazione grafica di equazioni su computer.  Mandelbrot ha scoperto il suo frattale quasi per caso nel 1979, mentre conduceva degli esperimenti per conto dell’IBM: esso comprende, pur nella sua semplicissima formula, anche il frattale di Julia.

L’applicazione della geometria frattale a questioni economiche ha condotto Mandelbrot a mettere in discussione alcuni consolidati fondamenti dell’economia classica e della finanza moderna, quali l’ipotesi di razionalità dei comportamenti degli agenti economici, l’ipotesi dell’efficienza del mercato, e quella secondo cui i movimenti dei prezzi di mercato sono descrivibili come un cammino casuale (random walk) in analogia al moto browniano di una particella in un fluido.

L’analisi frattale delle variabili economiche e finanziarie ha portato nell’ultima decade alla nascita della cosiddetta finanza frattale, nella quale lo stesso Mandelbrot ritiene siano attualmente impegnati almeno un centinaio di ricercatori. Altri ricercatori sono impegnati nel più vasto campo dell’econofisica.

Oltre alla riscoperta dei frattali in matematica, dimostrò che essi possono essere la chiave di lettura delle forme presenti in natura, dando il via a una particolare sezione della matematica che studia la teoria del caos. Nel 1993 gli è stato conferito il prestigioso Premio Wolf per la Fisica, “per aver trasformato la nostra visione della natura”.

I Libri di Benoît Mandelbrot