Paul Ekman, psicologo americano, uno dei 100 psicologi più importanti del XX secolo, è stato il pioniere dello studio delle emozioni e delle espressioni facciali ad esse correlate. Ha studiato nelle università di Chicago, New York e Adelphi, ed è poi entrato al Langley Porter Neuropsychiatric Institute, dove è rimasto fino al 2004.

Nel 1954 ha iniziato le sue ricerche sulle espressioni facciali e i movimento del corpo, prima per la tesi e poi per la sua prima pubblicazione.

I suoi primi lavori in questo campo mostrano la sua formazione sulla personalità, mentre nelle ricerche successive ha spostato il suo interesse verso aspetti di psicologia sociale e interculturale. Ha inoltre approfondito lo studio sull’inganno e le bugie.

Il suo lavoro sulle espressioni facciali è iniziato partendo dagli studi dello psicologo Silvan Tomkins.

Paul Ekman ha dimostrato che contrariamente a quanto affermato da molto antropologi, tra i quali Margaret Mead, le espressioni facciali che esprimono le nostre emozioni non sono culturalmente determinate ma sono universali in tutte le culture e hanno dunque un’origine biologica.

Tra le espressioni universali quelle che esprimono rabbia, disgusto, paura, gioia, tristezza e sorpresa.

In studi successivi ha inoltre individuato le espressioni che esprimono disprezzo, appagamento, imbarazzo, eccitazione, il senso di colpo, orgoglio per i risultati ottenuti, sollievo, soddisfazione, piacere dei sensi, vergogna e divertimento. Partendo dai suoi studi ha sviluppato un sistema di classificazione delle espressioni facciali, il FACS (Facial Action Coding System), che classifica tutte le microespressioni umane.

Ha inoltre partecipato ad un progetto sull’uso delle microespressioni per individuare chi mente. Solo 50 dei 20.000 volontari testati hanno mostrato la capacità naturale di capire chi mente senza una precedente formazione.

La serie TV Lie To Me, andata in onda dal 2009 al 2011, è ispirata ai suoi studi sul linguaggio del corpo.

Libri di Paul Ekman