Yehuda Amichai (n. 1924 – m. 2000) – all’anagrafe Ludwig Pfeuffer – è stato poeta e scrittore israeliano; il primo noto a livello internazionale per aver scritto in lingua ebraica colloquiale.

Nato in Germania ed emigrato in Palestina nel 1936 alle prime avvisaglie della persecuzione nazista, ha fatto parte dell’Haganah, organizzazione paramilitare ebraica in Palestina durante il mandato inglese. Volontario durante la Seconda Guerra Mondiale nella brigata ebraica dell’esercito britannico, ha combattuto anche nella guerra di indipendenza israeliana, nella guerra del Sinai e in quella dello Yom Kippur. Nell’ultima parte della sua vita è diventato un convinto sostenitore della pace con i palestinesi.

Dopo aver compiuto studi religiosi e letterari all’Università di Gerusalemme, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie nel 1956. È stato “scoperto” nel 1965 da Ted Hughes, che ha fatto tradurre molti dei suoi libri in inglese, portandolo alla notorietà internazionale.

La sua poesia tratta argomenti di vita quotidiana, intrisi del significato della vita e della morte, ed è caratterizzata da un’ironia gentile e originale, ricca di immagini sorprendenti.

In continua lotta con la propria fede, nella sua opera fa spesso riferimento a Dio e all’esperienza religiosa, tanto da essere accusato, anche per via di alcune immagini forti, di essere sacrilego.

Le sue opere sono state tradotte in 40 lingue.