Carlo Rovelli è un fisico italiano, nato a Verona il 3 maggio 1956. È uno dei fondatori – con Lee Smolin e Abhay Ashtekar – della gravità quantistica a loop, la teoria quantistica dello spazio-tempo che tenta di unificare la meccanica quantistica e la relatività generale.

Dopo aver lavorato in Italia (Università di Roma e SISSA) e negli Stati Uniti (Università di Yale e Università di Pittsburgh), attualmente lavora come ordinario di fisica teorica in Francia (Università Aix-Marseille), dove dirige il gruppo di ricerca quantistica del Centre de Physique Théorique di Marsiglia.

Al lavoro di ricerca scientifica unisce l’impegno per la divulgazione, con particolare attenzione alla nascita del pensiero scientifico ad opera del filosofo greco Anassimandro.

Collabora con il Corriere della Sera (inserto “La Lettura”) e con La Repubblica.

Nell’ambito delle ricerche sulla gravità quantistica a loop, che descrivono le proprietà quantistiche dello spazio e del tempo e hanno trovato applicazione nella cosmologia quantistica e nella termodinamica dei buchi neri, Smolin e Rovelli hanno ampliato lo studio delle “reti di spin” di Roger Penrose, individuando la struttura discreta dello spazio su piccolissima scala.

Con Michael Reisenberger, Rovelli ha ulteriormente ampliato la teoria dei loop, in termini di integrale funzionale, mentre con Jonathan Engle e Roberto Pereira vi ha introdotto l’ampiezza di vertice.

La teoria dei loop è oggi la spiegazione della gravità quantistica più studiata, tra le molte varianti disponibili come la famosa teoria delle superstringhe.

Ogni due anni, un centinaio di scienziati di tutto il mondo – specializzati proprio in quegli studi che tentano di unificare la meccanica quantistica e la relatività – si incontrano e discutono dei risultati conseguiti.

Carlo Rovelli ha inoltre sviluppato una formulazione della meccanica classica e quantistica che non fa riferimento esplicito alla nozione di tempo (meccanica senza tempo), utile per descrivere i fenomeni quanto-gravitazionali (ovvero dove il tempo subisce fluttuazioni quantistiche). Attualmente viene usata nella teoria del Big Bounce (variante della “teoria dell’universo oscillante”, che sostituisce il Big Bang).

In collaborazione con Alain Connes, ha proposto l’ipotesi del tempo termico, nella quale il tempo emerge solo in un contesto termodinamico o statistico. Secondo questa ipotesi, il tempo percepito sarebbe solo un’illusione derivante da un’incompletezza della conoscenza.

Nel 1994, ha introdotto un’interpretazione relazionale della meccanica quantistica (meccanica quantistica relazionale) basata sull’idea che lo stato quantistico di un sistema deve sempre essere interpretato come relativo a un altro sistema fisico (ad es. la velocità di un oggetto è sempre relativa a un altro oggetto). Ne deriva che ogni stato quantistico è sempre relativo a uno specifico osservatore.

È autore di numerosi articoli scientifici e di alcuni libri a carattere divulgativo:

  • Che cos’è il tempo? Che cos’è lo spazio?, Di Renzo Editore 2006
  • Fatti nostri, Bertani 1977, (riedito Nda Press 2007)
  • Che cos’è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro, Mondadori Università 2011
  • La realtà non è come ci appare – La struttura elementare delle cose, Raffaello Cortina Editore 2014
  • Sette brevi lezioni di fisica, Adelphi 2014
  • L’ordine del tempo – Adelphi 2017

Libri di Carlo Rovelli

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